NON ESAGERIAMO!
E' sotto gli occhi di tutti che i metodi per educare il cane sono in
continua evoluzione ed in continuo fermento. In pochi decenni, sotto
l'impulso dato dal nuovo modo di concepire il cane, le ideologie sui
percorsi educativi sono cambiate radicalmente.
Partendo dai metodi brutali e barbari in uso fino a
qualche ventennio fa, che prevedevano l'uso di meschine
forme di imposizione fisica e psichica
sul cane, assolutamente deprecabili e retaggio di una cinofilia
preistorica, barbara e violenta fondata sull'ignoranza e
sulla coercizione, siamo passati alle tecniche più dolci e rispettose
dell'identità dell'animale, basate sulle gratificazioni e sulla
ricompensa dei suoi comportamenti utili alla serena convivenza nella
società umana, fino ad arrivare, (in una visione altamente
innovativa e soggettivizzante del cane,) ad attribuire all'animale
finissime capacità cognitive e di pensiero autonomo e a
riconoscergli quindi il diritto di essere educato attraverso il
potenziamento della sua identità individuale, emotiva e relazionale,
fruitrice di diritti inalienabili.
Questo notevole balzo in avanti è
potuto avvenire grazie a due elementi fondamentali legati
imprescindibilmente fra essi. Il primo:" L'affinamento della
sensibilità delle coscienze e l'interesse crescente relativo al
benessere animale" Il secondo:" Gli studi, le osservazioni, la
metabolizzazione degli elementi didattici raccolti, la
sperimentazione pratica, i risultati ottenuti. Ne consegue che,
rispetto al passato, la vita che il cane condivide con l'uomo è
notevolmente migliorata. Il nostro amore nei confronti del cane è
più completo perchè la sensibilità verso i suoi bisogni, sia fisici
che psichici, è notevolmente aumentata.
Questo stato di cose
rappresenta un arricchimento culturale a vantaggio dell'intera
comunità cinofila. Ora però, come succede spesso quando i processi
intellettuali si spingono rapidamente verso sponde nuove e ancora
poco espolorate, in ambito cinofilo si stanno formando delle derive
ideologiche a carattere estremistico ed integralista che poco hanno
a che vedere con la pragmaticità quotidiana del vivere col cane e
men che meno con la reale essenza dell'animale.
Queste ideologie
"ipergentiliste"o
"iperbuoniste"
esulano da una visione etologica realistica del cane e,
nell'ottica del tutto si evolve tutto si trasforma, giocando
la carta del
"E' VERO TUTTO, MA
ANCHE IL CONTRARIO DI TUTTO"
vogliono stravolgere le fondamenta basilari della relazione
col cane, sulle quali si costruisce e si
concretizza quotidianamente la cinofilia etica, etologica,
pratica e rispettosa dell'identità del cane.
Se da un lato è pur vero che tutto si evolve e tutto si
trasforma, dall'altro è altrettanto vero che, nella
relazione col cane,
esistono dei punti fermi dai quali non si puo' prescindere.
Questi punti fermi derivano dallo
studio e dalla conoscenza
del cane, dalla
sperimentazione
pratica delle
teorie applicate nella vita quotidiana col cane, da una
lettura dei risultati ottenuti possibilmente realistica e di
buon senso e che sia scevra da visioni fantasiose e
pindariche della realtà canina.
Invece, le nuove derive ideologiche
cinofile , prescindendo dai punti fermi di cui sopra, altro non producono che confusione, dubbi, incertezze e a
volte anche sconcerto in chi si avvicina per la prima volta al mondo
cinofilo e consentono la proliferazione di pseudo-educatori o guru
dell'ultima ora di scuola "new age-naif-alternativa" dei quali non
ce ne sarebbe alcun bisogno! Una rassegna dei nuovi dettami di
queste ideologie prevede:
- la criminalizzazione del clicker
training! (n.d.r. Utile e divertente mezzo per la costruzione di
nuovi comportamenti e per l'aumento delle capacità cognitive e dei
tempi di attenzione nel cane)
- Il divieto di dire NO al cane!
(n.d.r. E' ampiamente assodato che se il cane non impara sin da
piccolo a gestire piccoli disagi emotivi, come può essere
l'inibizione, una tantum, di qualche comportamento, vi sono
altissime probabilità che questo cane cresca squilibrato)
-
L'abolizione dei termini PADRONE e PROPRIETARIO nella definizione di
colui che vuole adottare un cane, vocaboli ritenuti irrispettosi per
la dignità del cane! (n.d.r. Da tempo è risaputo che non sono i
termini a fare la differenza, la differenza la fanno gli uomini coi
loro comportamenti)
- La stigmatizzazione del fare sport col cane o
qualsiasi altra attività diversa dallo stare sul divano di casa!
(n.d.r. Sappiamo bene tutti che, se fatto bene, lo sport col cane è
fonte di gratificazione e divertimento )
- La criminalizzazione del
vocabolo ADDESTRARE! (n.d.r.Addestrare = rendere destro, agile,
pronto, idoneo)
- La derisione e lo svilimento dell'uso di
ricompense in cibo per confermare la buona esecuzione di nuovi
esercizi o di comportamenti alternativi!
(n.d.r. il bocconcino è una
gratificazione primaria che, se convenientemente usata, risulta uno
strumento molto utile nel rinforzo dei comportamenti del cane,
specialmente ad uso dei proprietari neofiti)
Ho fatto un elenco delle principali amenità di queste
"nuove ideologie", ma ce ne sarebbero molte altre, che
tralascio!
Ritengo pericolosa e destabilizzante questa
deriva estremistica che si sta diffondendo in ambito cinofilo
tendente ad attribuire al cane rappresentazioni che non gli
appartengono e a negare aspetti fondamentali della sua natura.
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